Essere manager di un salone è molto sfidante. Richiede un’elevata attenzione, responsabilità e svolgimento di compiti non indifferenti. È per questo motivo che l’identikit di un manager di un salone di bellezza presenta una certa autonomia nell’azione, intraprendenza, leadership e conoscenza del settore del beauty.
Ovviamente, ad esse si aggiungono anche una spiccata capacità di comunicazione ed empatia verso gli altri. Ma queste sono solo alcune delle caratteristiche fondamentali.
In questo articolo vedremo nel dettaglio tutto ciò che concerne la figura del manager di un salone.
Doveri e responsabilità del manager
Come già sottolineato nei paragrafi precedenti, la figura di un manager deve avere diverse caratteristiche, ma è fondamentale precisare che, in primis, un manager è responsabile di tutte le operazioni che avvengono in salone, tranne degli obblighi legali che spettano al proprietario.
È suo compito assicurarsi che l’azienda disponga di uno staff competente, che sia munita di tutta l’apparecchiatura necessaria, che funzioni in maniera ottimale e che soddisfi a pieno le necessità dei clienti. Per quest’ultimo punto si intende, ad esempio, una customer experience che raggiunga livelli molto elevati per garantire al salone una crescita costante.
Chiaramente i compiti variano in base alla grandezza del salone. È ovvio che un salone piccolo richieda magari un manager che controlli a 360° tutte le sezioni: l’inventario, buste paga, accoglienza clienti e così via. Invece, un salone più grande, magari, potrebbe assegnare le diverse aree a persone diverse che collaborano tra di loro per il corretto andamento del salone.
Indipendentemente dalla grandezza del salone, è sicuro che un manager debba dedicarsi all’apertura e/o chiusura del salone, gestione del personale, reclutamento, formazione, gestione dei reclami dei clienti e tutto ciò che riguarda l’operatività quotidiana dell’azienda.
L’assunzione del ruolo
Non è scontato che il manager sia direttamente una figura interna all’azienda che, in seguito ad un determinato periodo, riceve una promozione. A volte, il manager potrebbe essere una persona esterna che viene reclutata direttamente per svolgere quella mansione.
In entrambi i casi questo potrebbe spaventare, specie se si è una persona esterna e non si conosce ancora il salone. Ma questo non è un problema. Basta tenere a mente questi suggerimenti e sfruttarli il più possibile per ambientarsi nel migliore dei modi:
– Essere paziente
– Dare il tempo al team di familiarizzare con te
– Cercare di conoscere più a fondo ogni membro
– Stabilire delle regole di base affini ai desideri del proprietario
– Applicare quest’ultime in modo equo e coerente
– Essere disponibili nei confronti del team
Una volta presa totale dimestichezza con l’ambiente di lavoro, è importante proseguire con delle “linee guida” che diano maggiore ordine sia alla tua professione sia all’atmosfera generale del salone.
È per questo motivo che è necessario programmare delle riunioni periodiche per tutto lo staff, così da avere sempre chiaro il punto della situazione e dare anche spazio a tutti per esporre le loro idee, eventuali dubbi, problematiche.
Come dicevamo prima, la comunicazione è essenziale all’interno di un’azienda e un buon manager deve spingere il suo team a comunicare sempre di più, a dare voce ai loro pensieri così da avere sempre un ambiente limpido e sereno. Se questo non parte del manager, è difficile che accada spontaneamente. Quindi sta a chi assume questo ruolo, procedere secondo questa direzione.
A tal proposito, non vanno sottovalutati i team building. Spesso la comunicazione tende a mancare o ad essere velata anche perché lo staff non ha mai avuto modo di interagire a pieno poiché i tempi a lavoro possono essere abbastanza frenetici e di momenti liberi ce n’è ben pochi, se non zero.
Quindi, i team building – ovvero delle giornate dedicate all’interazione del team attraverso giochi di squadra, momenti di riflessione e così via – risultano essere molto importanti per un’azienda. In questo modo, si dà a tutti spazio e modo di conoscersi un po’ meglio così da collaborare all’unisono all’interno del salone.
Questo perché l’azienda non è solo di chi ne è proprietario ma chi la tiene in piedi è anche – e soprattutto – il personale. I dipendenti non devono essere solamente professionali e, dunque, essere bravi nello svolgere il loro mestiere, ma la professionalità sta nel saper portare avanti un’attività curando ogni aspetto.
Nel caso dei saloni, un dipendente chiaramente deve far sì che il rapporto con il cliente sia ottimale non solo durante l’esecuzione del trattamento ma da quando entra sino a quando arriva alla fine della sua esperienza in salone. Poi, ovviamente, nel caso di strategie di marketing la customer experience non ha mai fine e prosegue anche da lontano, ma questa è un’altra storia.
Dunque, per assicurarsi che tutto ciò avvenga si ritorna sempre alla figura del manager. A meno che non ci sia già un “piano” organizzativo che prevede anche certe dinamiche come quelle citate, il manager ha il compito di guidare il team affinché questo avvenga. Deve trasmettere questi ideali e questo modo di operare. Solo così un’azienda può andare avanti.
Riassumendo, la figura di un manager richiede tante responsabilità e doveri da attuare in azienda. Alcuni di questi li abbiamo visti in questo articolo. Sicuramente questa professione ha tante sfaccettature e caratteristiche che è – quasi – impossibile racchiudere in un solo articolo.
Ciò che bisogna tenere a mente è, sicuramente, il senso di leadership, quindi la capacità di guidare un gruppo orientandolo verso la direzione più adeguata partendo da uno “schema” ben organizzato e disposto in maniera tale da poter gestire l’attività in ogni aspetto. In mancanza di ciò tutto questo sarà impossibile, quindi è fondamentale agire secondo delle linee guida concordate insieme al proprietario che stabiliscono il modus operandi del salone.
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